15 Giugno.
Ho mal di testa. Di nuovo. Mi investe
come un’onda e si porta via tutto ciò che sono. Resta solo il dolore. In quel
momento, io sono dolore.
Il dottore mi ha detto di
scrivere dopo aver preso la medicina. Ha detto che mi aiuta a mantenere il
contatto con la realtà. Io non credo funzioni molto bene, perché la mia mano mi
sembra verde adesso. E quella che spero sia una penna è un dito. Non c’è una
mano attaccata al dito. L’inchiostro con cui sto scrivendo è rosso. Temo sia
sangue.
Sto avendo un’altra
allucinazione. Devo stare calmo. Mantenere il contatto con la realtà. Il dottore
mi ha detto di ripetere ciò che so quando succede.
Mi chiamo Dave. Ho diciassette
anni. Sono alto un metro e settantatré centimetri. Peso sessanta chili. I miei
capelli sono bruni. I miei occhi sono grigi. Ho preso la medicina. Qualcuno sta
urlando. O forse no. O forse sì. Forse sono io. Sono io che urlo. Sono io che
urlo? Non lo so.
Non mi riesco a tenere sotto
controllo. M sto sfuggendo di mano.
Mantenere contatto con la realtà.
Mi chiamo Dave. Ho diciassette
anni. Sono alto tre metri e quarantadue centimetri. No, questo non è vero.
Mantenere contatto con la realtà.
Mi chiamo Dave. Ho settantatré
anni. No, non è vero. O sì?
Mantenere contatto con la realtà.
La stanza si sta riempiendo d’acqua.
Tra poco non riuscirò più a respirare. Qualcuno urla. Forse sono io.
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